Un po’ di storia

La fondazione

La fondazione di Piana degli Albanesi risale alla fine del XV secolo quando, in seguito alla invasione della penisola balcanica da parte dei turchi ottomani, folti grup­pi di profughi cercarono rifugio nelle vicine coste dell’Italia meridionale, dove fondarono un cospicuo numero di nuovi insediamenti.

Le inda­gini storiografiche fin qui condotte non sono ancora approdate a risultati certi e definitivi circa le loro regioni di provenien­za. Tuttavia, sulla base della lingua, del rito religioso, delle tracce onomastiche e toponomastiche, si suppone che gli esuli provenissero dalle province centrali e me­ridionali dell’Albania, in particolare dalla Labëria e dalla Çamëria.

Altrettanto problematica rimane la delimitazione dell’arco temporale in cui si svolsero le fasi dell’emigrazione albanese verso l’Italia. Ge­neralmente si propende ad assumere come termine ante quem la morte di Giorgio Kastriota Skanderbeg (1405-1468) e come termine post quem la data dei capitoli di fondazione delle colonie.

In Sicilia, la fondazione di vere e proprie colonie albanesi si registrò a partire dalla seconda metà del XV secolo. Secondo quanto afferma Giuseppe Schirò, la diaspo­ra verso l’isola data dal 1485 mentre Francesco Giunta, conciliando la tradizione orale con la documentazione storiografica, ha fissato l’esodo tra il 1479 e il 1481.

Sbarcati sul litorale siciliano, nei pressi di Solunto, e costretti dalle autorità locali a dirigersi verso l’interno per timore di eventuali rappresaglie da parte dei pirati turchi, i profughi cercaro­no in diverse parti della Sicilia il luogo dove insediarsi e dopo alcuni tentativi, durati diversi anni, si fermarono negli ampi territori amministrati dalla Mensa Arcivescovile di Mon­reale, che assegnò agli esuli due feudi denominati Merco ed Aindyngli.

La scelta, né casuale né difficile, fu in gran parte favorita dalle eccezionali congiunture in cui si trovava la Sicilia di allora sconvolta da grandi trasformazioni economiche, sociali e de­mografiche che andavano provocando, fra l’altro, un graduale processo di spopo­lamento delle campagne.

Ultimo aggiornamento

8 Marzo 2021, 10:19